Mutui in aumento in questo inizio di 2017
Mutui in aumento in questo inizio di 2017
La necessità di acquistare casa è spesso collegata alla ricerca del mutuo più conveniente, ossia quello che meglio si adatta alle esigenze dell’acquirente. Negli ultimi anni, complice anche la crisi, l’attenzione verso le diverse tipologie di mutuo è molto aumentata e, allo stesso tempo, sono aumentate le proposte da parte di banche e istituti finanziari, in grado di proporre tassi fissi e variabili e rate più o meno consistenti a seconda dei casi.
Le maggiori informazioni relative agli andamenti dei mutui nell’ultimo anno provengono dal CRIF, ossia la Centrale Rischi Finanziari, una società privata che si occupa di informazione creditizia. Il CRIF ha messo in evidenza come, nell’ultimo anno, la richiesta di finanziamenti per una casa è aumentata dell’1.8%. Si tratta di un dato molto interessante, soprattutto se si tiene conto che anche durante il 2016 vi era stato un simile incremento rispetto all’anno precedente.
Questo significa che il trend relativo alla richiesta di mutuo è in crescita e, soprattutto, che tale crescita è continua negli ultimi tre anni. A sostegno dell’incremento delle richieste dei mutui vi è soprattutto la condizione economica che caratterizza questi ultimi periodi: sono in molti, infatti, a vedere nella sicurezza di una casa di proprietà una sorta di rifugio dal periodo di crisi.
Oltre ad evidenziare l’incremento dei mutui, il CRIF ha sottolineato anche quali siano le possibili evoluzioni relative agli aspetti macroeconomici che regolano le diverse condizioni di mutuo. Quest’inizio anno, infatti, è sembrato essere caratterizzato da un’impostazione economica differente rispetto a quelli precedenti e ciò potrebbe portare ad incrementi sui tassi. Si tratterebbe, in ogni caso, di un incremento su valori che da lungo tempo si erano fermati a minimi storici e che hanno permesso e sostenuto l’incremento della richiesta di mutuo che ha caratterizzato questi ultimi tre anni circa. In ogni caso, come conferma il CRIF, il 2017 sarà ancora un anno a favore di quanti vogliono un mutuo per la propria casa, visto che i prezzi, grazie anche a una serie di misure ed azioni da parte della Banca Centrale Europea, dovrebbero mantenersi ancora molto convenienti.
Ma quali sono le tendenze generali? Quali i tempi di ammortamento e le rate medie che si sono registrate in quest’ultimo periodo? Nella maggior parte dei casi, chi decide di aprire un mutuo per l’acquisto della casa punta a soluzioni che si estinguono in 15-20 anni. Per quanto i tempi sembrano probabilmente molto elevati, queste soluzioni sono richieste da oltre il 20% delle persone. Questo tipo di mutuo prevede solitamente delle rate più basse, che possono variare a seconda dei casi ma che, secondo il CRIF, si aggirano su valori medi poco superiori ai 120 euro al mese. Tuttavia, il dato preciso del valore medio delle rate è molto variabile e dipende anche dal periodi di riferimento: ad esempio, tra il dicembre del 2016 e i primi mesi del 2017, si è avuta una variazione media di circa cinque euro. Dati più precisi possono essere sicuramente quelli relativi a periodi più lunghi per i quali, però, sarà necessario attendere almeno il passare di un semestre.
Le differenze tra le rate a seconda del mese durante il quale viene effettuato il mutuo, sono strettamente connesse al periodo scelto e, di conseguenza, al valore del tasso che caratterizza quel periodo. Proprio per questo motivo, quando si pensa di richiedere un mutuo, sempre più spesso si effettuano dei veri e propri studi sulle condizioni offerte dalle varie banche e nei vari periodi. Per uno stesso giorno, infatti, una banca può offrire un prestito che presenta una formula più conveniente delle altre mentre, per un altro giorno, quella stessa banca non è in grado di offrire la soluzione più conveniente che viene invece proposta da una banca differente. Bisogna sempre ricordare, quando si parla di mutui più o meno convenienti, di valutare con attenzione non solo il Tan, ma anche il Taeg e tutte le spese connesse all’apertura e alla chiusura di un finanziamento, dalle spese di istruttoria a quelle di perizia.
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Fonte: Gazzettino online